mercoledì 4 giugno 2014

IL SEQUESTRO DEI FUCILIERI DI MARINA LATORRE E GIRONE - MESSAGGIO DA DELHI: 'VOGLIAMO CHE SIA RICONOSCIUTA LA NOSTRA INNOCENZA'



IL SEQUESTRO DEI FUCILIERI DI MARINA LATORRE E GIRONE -
MESSAGGIO DA DELHI: 'VOGLIAMO CHE SIA RICONOSCIUTA LA NOSTRA INNOCENZA' 

4 Giugno 2014

Stefano Tronconi 

Era l'inizio di Giugno 2013.

Luigi Di Stefano aveva da qualche settimana riportato alla luce il video con l'intervista rilasciata da Freddy Bosco alla televisione locale indiana Venad News in cui Freddy Bosco dichiarava che l'incidente al peschereccio indiano in cui morirono due pescatori era occorso alle 21.20 di sera.
Era un nuovo tassello fondamentale che si aggiungeva alle già numerosissime incongruenze emerse nei mesi precedenti nelle indagini condotte dalla polizia indiana.
Tuttavia le manipolazioni compiute dalla polizia del Kerala erano tali e tante che ancora non si riusciva a definire un'ipotesi alternativa complessiva e credibile su cosa fosse realmente accaduto il 15 febbraio 2012 ed i giorni seguenti in Kerala.

Furono così degli 'amici' indiani inocontrati in vari forum di discussione a mettermi sulla strada giusta.
Mi spiegarono e fecero capire che genere di politici fossero davvero non solo il Primo Ministro del Kerala, Chandy, sulla cui persona si era già scritto molto in Italia, ma soprattutto il Ministro della Difesa in carica a Delhi, AK Antony, il cui ruolo fondamentale nella manipolazione delle indagini contro i marò era passato in Italia del tutto inosservato.
E furono gli stessi 'amici' indiani a mettermi sulla strada giusta per capire che le manipolazioni più grosse che riguardavano gli orari degli avvenimenti, secondo prassi purtroppo ben conosciuta in India, erano state compiute non solo e non tanto dalla polizia del Kerala (sotto la guida di Chandy), ma soprattutto dalla Guardia Costiera indiana (sotto la guida di Antony).

Il quadro degli eventi di cosa fosse successo davvero in India a quel punto mi divenne assolutamente chiaro e provai a contattare vari giornali e giornalisti per discuterlo e diffonderlo.
Solo Toni Capuozzo accettò di incontrarmi il 26 Giugno 2013 in un bar di Viale Monza a Milano. Mi diede credito e subito ci mettemmo al lavoro.
Toni riuscì a trovare negli archivi Mediaset quel documento che rappresentava la prova della manipolazione degli orari dell'incidente da parte della Guardia Costiera indiana.
Contattammo a quel punto Luigi Di Stefano e decidemmo di integrare la documentazione fino a quel momento da lui raccolta ed analizzata nel documento 'Analisi tecnica' con la nostra ricostruzione.
Toni Capuozzo decise in prima battuta di concentrarsi sul racconto dei fatti lasciando che colpevoli e responsabilità fossero poi accertati da chi di dovere.
Così il 1° Luglio 2013 all'interno del TG5 andava in onda il seguente servizio realizzato da Toni Capuozzo che sinteticamente presenta la nuova versione dei fatti così come da noi ricostruti:

http://www.youtube.com/watch?v=CEnSplRKtUI

Da parte mia avrei immaginato che, grazie anche e soprattutto alla credibilità di Toni Capuozzo, stampa italiana, governo in carica e le istituzioni tutte avrebbero preso in mano la situazione e da lì a poco sarebbe stata trovata la soluzione tecnica per far rientrare quanto prima in Italia gli innocenti Latorre e Girone. Purtroppo mi sbagliavo.

Trascorsi inutilmente i mesi estivi, ad inizio Settembre decisi di aggiungere alla presentazione dei fatti anche una più precisa denuncia indicando nomi e motivi di chi ritengo siano stati i principali responsabile del sequestro di Latorre e Girone.
Pubblicai quindi sulla mia pagina facebook, che nel frattempo avevo avviato con l'esclusivo fine di seguire la vicenda 'marò,' il presente articolo qui ripreso su un blog.

http://opinioneitalia.blogspot.it/2013/09/lodissea-dei-maro-girone-e-latorre.html

Dal canto suo Luigi Di Stefano ha continuato ad aggiornare il documento di 'Analisi Tecnica' in cui tutte le numerosissime prove dell'innocenza sono raccolte ed analizzate.

http://www.seeninside.net/piracy/pdf/inizio_vicenda_100114.pdf

Tutto quello che purtroppo non è successo nei mesi successivi è commentato ed analizzato su questa mia pagina facebook che è rimasta attiva ben oltre le mie iniziali intenzioni.

'VOGLIAMO CHE SIA RICONOSCIUTA LA NOSTRA INNOCENZA' ci manda oggi a dire Salvatore Girone da Delhi.

La loro innocenza è sintetizzata nei tre documenti che qui ho richiamato con un link e che sono disponibili a tutti ormai da un anno.

Il sistema di interessi omertoso costituito dagli alti vertici istituzionali italiani e dalla stampa di questo Paese hanno fatto di tutto per nascondere all'opinione pubblica l'innocenza dei marò dirottando la discussione su altri temi importanti e correlati, ma non decisivi a risolvere concretamente questa vicenda (giurisdizione, immunità, responsabilità politiche, ecc.).

Anche oggi termino quindi questa nota con l'unica conclusione possibile che ho usato spesso di recente:
I MARO' SONO INNOCENTI, PERCHE' NON LO DITE?!?


fonte : https://www.facebook.com/stefano.tronconi.79?hc_location=timeline


e per non dimenticare e ribadire con forza le parole del Capo Salvatore Girone : 
















ed ecco come la pensano i veri Italiani !



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