lunedì 2 giugno 2014

Terza Festa della Repubblica senza i Marò Latorre e Girone !


2 Giugno 2014

Terza Festa della Repubblica senza i nostri Fucilieri Latorre e Girone !

In tanti oggi hanno potuto seguire il collegamento in diretta tra la commissione Difesa e l' ambasciata Italiana di Nuova Delhi, da una parte del video l' ambasciatore Mancini con i Fucilieri di Marina Latorre e Girone e dall' altra i Familiari dei Fucilieri e gli Onorevoli Vito, Cicchitto e tanti altri componenti delle varie forze politiche in carica, in questa diretta finalmente si è potuto sentire per la prima volta ed a voce alta le parole magiche che in tanti disinformatori hanno cercato di nascondere e addirittura di ribaltare senza vergogna, finalmente abbiamo sentito dire prima dai due Fucilieri e poi in conclusione dal Presidente Elio Vito rispettivamente " Siamo innocenti " e " Sono Innocenti " .

Inoltre hanno potuto esprimere semplicemente e con molta commozione sia da parte loro che del pubblico davanti ai monitor in tutta Italia Vania Ardito e Maria Ferraro ( Moglie e Mamma di Salvatore Girone ) e Carla e Giulia Latorre ( Sorella e Figlia di Massimiliano Latorre ), le parole finalmente chiare del Presidente della comm. Difesa del Senato Elio Vito sono state : 

 "Stavano espletando funzioni affidate loro dallo Stato ed e' giusto che questo status gli sia riconosciuto giurisdizionalmente e internazionalmente"

Le parole che hanno colpito più di ogni altre sono state quelle pronunciate con voce ferma da Salvatore Girone, parole che fanno capire quanto la misura sia colma e che devono incitare ancora di più tutti i cittadini onesti indignati da questo lungo sequestro e dalla loro parte :

"sia riconosciuta la nostra innocenza"
"Abbiamo obbedito agli ordini, e mantenuto la parola, quella che ci ero stato chiesta e quella che continuiamo a mantenere. Ma siamo ancora qui"

"Sono passati piu' di due anni e  siamo ancora costretti a essere lontani, e presenti solo con una webcam".
Una distanza affrontata "con dignita' e serieta'", ha rimarcato, ma quanto e' accaduto loro potrebbe accadere ai militari di ogni Paese impegnati in missioni internazionali, "agli americani, ai britannici". "Voi oggi avete ascoltato non solo Latorre e Girone, ma due soldati che potrebbero essere di qualunque Paese al mondo" e potenzialmente in condizioni analoghe. "Potremmo essere soldati di qualunque Paese, soldati che devono sentire tutelati i propri diritti". Sul valore simbolico della esperienza di cui, suo malgrado, e' protagonista con Latorre, Girone ha ringraziato i parlamentari per l'opportunita' offerta: "La vostra e' la vicinanza a tutti i militari del mondo che devono lavorare sapendo di essere
tutelati nelle proprie immunita' funzionali".


Anche Latorre ha ringraziato per l' opportunita' offerta loro dal Parlamento "E' un giorno molto  importante per noi sono onorato e felice di aver avuto la possibilita' di fare gli auguri e di avere le nostre famiglie coinvolte a Roma nella parata. Loro sono il nostro punto di forza" ha anche avuto la forza di mandare un pensiero ai sostenitori della loro innocenza "Auguri a tutti gli italiani, che hanno un grande cuore, ne e' la prova diretta l'affetto che ci dimostrate" e ha esplicato ulteriormente  che gli apprezzamenti raccolti anche oggi per la dignita' mostrata da due anni a questa parte, "non sono cose fluttuanti ma benzina che contribuisce a fare si' che questo quotidiano, quello di ogni giorno, possa essere superato". Latorre  ha ripreso la parola a conclusione del collegamento video con Delhi: "Da militare con 30 anni di esperienza, so quale sia la mia sfera di competenza e il recinto dal quale non voglio e non posso uscire". Il capo di prima classe ha ulteriormente sottolineato che "le stellette
sono ben salde sulle nostre spalline" ma ha anche avanzato "un suggerimento: quello del dialogo. Uscendo dalle mie competenze dico che due democrazie si devono incontrare". Ancora piu' esplicita la chiusura: "Due grandi democrazie devono dialogare, anche perche' ci sono dei Trattati firmati".
Da antologia la chiusura finale "Tutti sanno tutto, ma noi siamo ancora qui", e "quel che possiamo fare e' comportarci da militari e da italiani, e soffrire con dignita' in attesa che questa storia possa avere termine".


Anche Laura Boldrini ha dichiarato che : 
"Li riporteremo a casa". Così il presidente della Camera ha risposto ad alcuni amici dei Marò, che indossavano la maglietta con su scritto " Marò liberi " e che si trovavano tra il pubblico che assiste
alla parata per la Festa della Repubblica. "Speriamo che si sblocchi la situazione. Il Parlamento sta facendo pressione"

Da parte nostra vogliamo aggiungere che il 14 Giugno saremo in tanti a Roma per portare la nostra presenza come chiaro segnale che continueremo a chiedere la liberazione dei nostri maro' con eventi pubblici fino a che questa vicenda non si concludera' con il ritorno in Patria di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Oggi era presente tra gli spettatori della parata del 2 Giugno una delegazione di appartenenti al gruppo Facebook " Italiani nel Mondo salviamo i Nostri Marò " come testimonia la foto di copertina, mentre domani ci sarà una conferenza stampa organizzata da un altro gruppo di sostenitori.


Un Gruppo di Cittadini organizzati in social forum, illustra domani 3 giugno 2014, in una conferenza stampa indetta per le ore 11,30 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, un esposto che verrà presentato alla Procura di Roma in cui chiede di individuare e perseguire coloro che, violando la Costituzione, hanno estradato in un Paese in cui vige la pena di morte i militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in violazione di vincolanti norme costituzionali. Un principio fondamentale della Costituzione italiana a salvaguardia dei Diritti Umani, nella fattispecie a quello fondamentale della tutela della vita umana, giustamente applicato persino a tutela di cittadini stranieri presenti in Italia accusati di atti di terrorismo. Inconcepibile che tale fondamentale norma sia stata vilipesa nei confronti di due funzionari dello Stato in missione comandata, due militari in servizio per la difesa del territorio patrio, quale è un natante battente bandiera nazionale, impegnati in una missione contro la pirateria nell’ambito di risoluzioni e di impegno internazionali. Parteciperanno all’incontro oltre ai legali che cureranno l’esposto, l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, all’epoca Ministro per gli Esteri e che lasciò l’incarico proprio perché contrario all’estradizione dei due militari, il Generale della riserva Fernando Termentini Amministratore del Gruppo Facebook “Riportiamo a casa i due miliari prigionieri”, primo firmatario dell’esposto e l’ingegnere e giornalista pubblicista Giorgio Prinzi, altro Amministratore del suddetto Gruppo Facebook, autore di saggi ed articoli sulla vicenda e sui possibili interessi che hanno ruotato intorno al caso.

Da parte nostra prendiamo anche atto di dichiarazioni ben precise che non lasciano spazio a dubbi e/o interpretazioni da parte del Deputato M5S Manlio Di Stefano che dalla sua pagina Facebook tuona :

Cambia il Governo ma non si muove una foglia per quanto riguarda i marò in India. Oggi è festa ma le commissioni Affari Esteri e Difesa sfruttano l'occasione per una videoconferenza con Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Sinceramente queste cose mi sanno di eventi di facciata per dire "vi pensiamo", nonostante questo noi partecipiamo per potergli parlare ma vorremmo ben altre azioni finalizzate a riportarli a casa.

Per concludere auspichiamo che la magistratura accerti le responsabilità sia della catena di comando ( quella Militare ) che di chi nella famosa riunione del Consiglio dei Ministri del Governo Monti spinse per rimandarli in India oltraggiando la nostra Costituzione ( quella ordinaria ), riunione che portò alle dimissioni del M.A.E. Terzi e ci ha fatto arrivare a questo lungo tempo di sequestro in barba al diritto internazionale e all' immunità funzionale.

Ricordiamo inoltre quello che  ha dichiarato a Radio Capital uno dei testimoni del reale  accaduto, il Comandante Noviello, alla faccia di improbabili spiattellatori e altrettanto improbabili presidenti di associazioni che tendono a disinformare per fini personali l' opinione pubblica.



ed ecco svelate inoltre tutte le bugie Indiane sulle perizie costruite ad hoc, come dichiara Giulio Terzi a "in onda" di LA7 :



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