mercoledì 26 novembre 2014

SI AVVICINA IL S.NATALE PERCHE' LA DATA DEL 25 DICEMBRE?

PERCHE’ IL GIORNO DI NATALE SI FESTEGGIA IL 25 DICEMBRE?

              Noi cattolici spesso tendiamo a festeggiare le ricorrenze senza domandarci quale sia il loro fondamento, invece sarebbe importante approfondire alcuni argomenti, per dare risposte se non altro soddisfacenti ,a chi approfitta di questo nostro bug per attaccarci facilmente. Così ho pensato di scrivere questo articolo per aiutare coloro che ne fossero interessati.


Il 25 dicembre è i il giorno consacrato alla nascita di Cristo. 

Secondo Ippolito Romano (teologo e scrittore romano Asia 170 circa - Sardegna 235), Gesù nacque proprio il 25 dicembre . 
La Chiesa per celebrarne la nascita ha trovato un giorno "simbolico e significativo".
Nei primi due secoli,  la Chiesa non aveva libertà completa di culto e non poteva organizzarsi liberamente, quindi la data non era  la stessa ovunque: in oriente ad esempio , alcuni celebravano il Natale il 20 maggio, altri il 20 aprile; altri ancora il 17 novembre. Mentre in occidente invece ,in alcune zone si celebrava il 28 marzo, mentre in altre regioni si era già scelto il giorno del 25 dicembre. 
Nel IV secolo in occidente, si pervenne ad una concordanza su questa data, fissando in tal modo l'attenzione sulla realtà umana di Cristo che oltre ad essere vero Dio è anche vero uomo.  Per questo si celebra anche il Suo compleanno. 
Ma perché si è scelto proprio il 25 dicembre? 
Per  la scelta di questo giorno, ci sono alcune ipotesi. Ma le più importanti  sono queste :
La prima ipotesi,  fa risalire la data all'uso di voler “cristianizzare" una festa pagana. Infatti  quel giorno, coincide con il solstizio d'inverno, che veniva celebrato nell'Impero con la festa del Sol Invictus, il Sole nascente di nuovo, in onore della divinità Mitra, vincitrice delle tenebre. Per celebrare questa divinità l'imperatore Aureliano nel 274 aveva fatto edificare un grandioso tempio la cui inaugurazione avvenne proprio il 25 dicembre. 
E’ importante sapere che i romani, in base alle conoscenze astronomiche di quel tempo credevano che il solstizio d’inverno  cadesse il 25   dicembre, e non il 21 come invece oggi si conosce grazie a studi più esatti. La vita di allora era regolata sulla luce naturale e il solstizio d'inverno pone fine al giorno più corto, quello di minor luce ,ed indica l'inizio del periodo di maggior luminosità con l'allungarsi delle giornate, e quindi di maggior vitalità e gioiosità .
 La Chiesa piuttosto che anatematizzare la paganità di queste feste, ha preferito coglierne il significato simbolico e trasferirlo in Cristo. Lo stesso Gesù d'altronde si è identificato con la luce quando ha detto: "Io sono la luce del mondo... Chi crede in me non cammina nelle tenebre" (Giov., 8, 12), e per noi cristiani il vero Sole che viene in questo mondo per sconfiggere le tenebre è Cristo. 
Nei primi cristiani questa convinzione era molto radicata e avvertivano la necessità di manifestare la loro fede anche attraverso le arti figurative. Infatti ci sono arrivati molti affreschi e mosaici che paragonano Cristo al sole. Un esempio su tutti si trova nella necropoli vaticana dove nel mosaico del soffitto del mausoleo M (150-180 ) già scoperto durante un fortuito contatto con la Necropoli nel 1574, ma liberato dalle macerie soltanto durante gli scavi del 1941, abbiamo la raffigurazione del Cristo-Sole che ascende al cielo su una quadriga di cavalli bianchi in mezzo ad un lussureggiante intreccio di rami di vite . 
 La seconda ipotesi invece ritiene, in rapporto a studi sui calendari, che il 25 dicembre fu proprio il giorno della nascita di Gesù.
La ricerca parte dalla descrizione del sacrificio del sacerdote Zaccaria, padre il Giovanni il Battista, con l'aiuto del calendario della comunità essena di Qumrân. L'evangelista Luca, ci dice che Zaccaria era sacerdote della classe di Abijah che esercitava le sue funzioni nel tempio quando l'angelo Gabriele gli annunciò la nascita del figlio (Luca, 1, 5-13). 
Secondo il calendario qumranico solare, i turni per il servizio nel tempio della famiglia di Abijah capitavano due volte all'anno: dall' 8 al 14 del 3° mese e dal 24 al 30 dell'8° mese. La tradizione orientale , fa risalire la nascita di Giovanni il 24 giugno e pone la data del servizio al tempio di Zaccaria nel secondo turno: 24-30 dell'8° mese. Sempre  Luca, data l'annunciazione dell'angelo a Maria nel 6° mese successivo al concepimento di Giovanni (Luca, 1, 26). Le liturgie orientali ed occidentali sono concordi nel determinare questa data al il 31 del mese di Adar, corrispondente al nostro 25 marzo. Infatti in questa data la Chiesa celebra ancora l'annuncio dell'angelo ed il concepimento di Gesù. Di riflesso la data della nascita doveva essere posta 9 mesi dopo, appunto il 25 dicembre.
Per  determinare invece l’anno, con  precisione il problema è più complicato :
Da calcoli convergenti risulta che Erode il Grande è morto il 750 dalla fondazione di Roma. La nascita di Gesù va fissata circa 2 / 3 anni prima (747-748). La nostra era è in ritardo di quasi 6/7 anni sulla Sua vera nascita. Però tenete presente che la cosa importante da sapere è che gli evangelisti non redassero i loro Vangeli per tramandarci una telecronaca tipo quelle a cui siamo abituati oggi, con tanto di video riprese e che il loro intento non era quindi di trasmetterci l’atto di nascita, bensì l’evento della sua nascita. E per stabilire tale  data, noi siamo  in possesso di due indicazioni dei Vangeli : 
1) Luca 2,1-7 : Gesù nacque durante l’impero di Augusto; 
2) Matteo 2,12-23 : la Sua nascita avvenne negli ultimi anni del regno di Erode ( circa 3 anni prima della sua morte ) . Nella comunità cristiana dei primi secoli si continuò ad enumerare gli anni dalla fondazione di Roma , con l‘espressione : ab Urbe còndita. Abbiamo poi due avvenimenti come riferimento
la morte di Erode il Grande ed il censimento di Quirinio.
Inizialmente la datazione storica si faceva partire dalla presunta data della fondazione di Roma e si chiamava "anno zero". Per questo si usava sempre aggiungere: Ab Urbe Condida (a. U. c., dalla fondazione di Roma). 
                Il monaco sciita Dionigi il Piccolo così chiamato per la sua umiltà (morto nel 526 d.C.) pensò invece di rapportare il computo della datazione della nascita di Cristo, distinguendo la cronologia in due grandi periodi: Ante Christum Natum e Post Christum Natum.
               Con questa nuova numerazione la fondazione di Roma sarebbe avvenuta nel 754 a C., mentre Cristo sarebbe nato nell'anno zero, cioè 754 anni dopo la fondazione di Roma. Ma il dotto monaco sbagliò i suoi calcoli di qualche anno. 
Il punto da cui partire è la certezza della data della morte di Erode l'anno 750 dalla fondazione di Roma, corrispondente al 4 a.C., ed esattamente fra il 13 marzo e l'11 aprile . 
La nascita di Gesù avvenne certamente prima di questa morte, dato che fu Erode che voleva uccidere il Bambino. Per cui è impossibile che Gesù sia nato nell'anno zero ma qualche anno prima. 
Ma in quale anno precisamente? 
L' elemento che ci viene in aiuto è il censimento di Quirinio.
Il testo evangelico dice : "Avvenne poi in quei giorni che uscì un editto da parte di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l'impero. Questo primo censimento fu fatto mentre Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dunque, dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì verso la Giudea, alla città di Davide che si chiamava Bethlemme, perché egli apparteneva alla casa e famiglia di Davide, per farsi registrare con Maria, sua sposa, la quale era incinta. Ora accade che. Mentr'essi erano là, si compì il tempo in cui Maria doveva partorire; e diede alla luce il suo figlio primogenito" (Luca, 2, 1-7).Nel 63 a.C. con la presa di Gerusalemme da parte di Pompeo, la Palestina diventò provincia romana. Per questo motivo erano presenti le autorità romane. Il senatore Publio Sulpicio Quirinio (morto nel 21 d.C.) fu governatore della Siria per due mandati. Nel  secondo mandato fece un nuovo censimento che  non è quello a cui Luca accenna , poiché Gesù a quel tempo aveva circa 11 anni. e di questo censimento lo stesso Luca ne parla per una diversa situazione storica negli Atti degli Apostoli (5, 37). 
          Scartando questo secondo, si deve vedere quindi la datazione nel primo,  che  motivò il viaggio di Maria e Giuseppe a Bethlemme, dove nacque Gesù.
Il primo mandato di Quirinio terminò nell' 8 a.C e gli successe Senzio Saturnino.Luca essendo un medico, era scrupoloso e preciso nelle notizie che ci riferisce. Lo si riscontra dalle sue stesse parole della lettera che invia a Teofilo: "Poiché molti han posto mano a comporre un racconto degli avvenimenti che si sono compiuti tra noi, come ce li hanno trasmessi coloro che furono fin dall'inizio testimoni oculari e ministri della Parola; è parso anche a me, che fin dall'inizio ho accuratamente investigato ogni cosa, di scriverne con ordine, illustre Teofilo" (Luca, 1, 1-3). Dunque Luca attribuisce il primo censimento a Quirinio. La sua scrupolosità ci offre l’attendibilità.
Tuttavia Tertulliano,uno scrittore cristiano romano, giurista e anchegli molto preciso, questo stesso censimento in Giudea lo attribuisce a Saturnino (9). Tertulliano non dipende da Luca ma attinge la notizia da documenti dell'Impero.
Due  storici degne di fede, che ci portano sullo stesso argomento notizie diverse.
          Se a prima vista emergono contrasti, probabilmente la differenza è solo apparente. Così l’Abate Ricciotti tenta di armonizzare le due opinioni in questo modo : Quirinio sul finire del suo mandato nell' 8 a.C., "indisse il censimento, che proprio perché  primo, incontrò difficoltà in Giudea, e si protrasse così a lungo da essere  terminato dal suo successore Senzio Saturnino. Presso i Giudei, rimasti fortemente impressionati da questo primo censimento, esso passò alla storia sotto il nome di Quirinio , e Luca segue questa denominazione giudaica; Presso i Romani lo stesso censimento passò sotto il nome di Saturnino che l'aveva terminato, e Tertulliano segue la denominazione romana. Può darsi anche che Saturnino all'inizio fosse il subordinato cooperatore di Quirinio nell'esecuzione del censimento". In questo modo coinciderebbe la nascita di Gesù nel periodo del primo censimento di cui parla Luca nel suo Vangelo, quindi anticipata sull' anno Zero, nel 747 di Roma (= 7 a. C. n.) o nel 748 di Roma (= 6 a. C. n.) .
Per cui abbiamo due date per stabilire la nascita di Gesù
1)il censimento di Quirinio e la morte di Erode. La nascita non poté avvenire dopo il 750 di Roma, ma almeno un anno e mezzo prima, quindi verso il 748, intervallo tra la nascita di Gesù e la morte di Erode;
 2)l'altra data è la missione di Quirinio in Siria: la nascita non dovette avvenire prima del 746 di Roma (= 8 a.C.). Quindi le due date sono: tra il 746 ed il 750 a.C. (cioè tra l'8 ed il 4 a.C.; presumibilmente come abbiamo detto tra il 7 od il 6 a.C.).
 Fra gli studiosi c'è accordo completo. 
Per concludere sulla datazione sull'anno:
 "Oggi , considerando tutte le fonti a disposizione, si è propensi a fissare la nascita di Gesù fra il 7 e il 4 a.C." . 
E’ molto importante considerare Cristo anche nella sua dimensione umana, e collocare nel tempo la sua esistenza terrena.
Tuttavia non è fondamentale sapere se Gesù è nato un anno prima o dopo, o in quel determinato giorno piuttosto che un altro. Quello che è importante è che Lui sia nato. 
Affascina anche il tentativo di Dionigi il Piccolo, , di porre il Cristo al centro della storia cosmica, in modo da classificare lo stesso tempo in due grandi epoche: prima della nascita di Cristo e dopo. Lui è veramente lo spartiacque della storia umana, il punto di riferimento, l'Alfa e l'Omega.


di Marilina Fenice Grassi

grotta della Natività- Betlemme
Bibliografia :
 -Ippolito Romano, Commento a Daniele, scritto verso il 204.
-Tertulliano, Contro Marcione, IV, 19
- Giuseppe Ricciotti, La vita di Gesù Cristo, Poliglotta Vaticana, 1953, p. 200.
-Pierluigi Baima Bollone, Gli ultimi giorni di Gesù, Mondadori, Milano 1999, p. 134-139. 

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