mercoledì 19 ottobre 2016

Gli Usa escono allo scoperto. Altro che lotta al terrorismo. Vogliono il confronto con chi lo combatte realmente: la Russia!

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Il conflitto in Siria, che dura ormai da ben 6 anni, ha preso un’altra piega.
Inizialmente l’occidente era ben felice che lo Stato Islamico avesse preso in mano buona parte della Siria. Tutti pronti a salire sul carro dei vincitori. La cosiddetta OPPOSIZIONE MODERATA. Tra l’altro è da capire se i COGLIONI occidentali abbiamo mai riflettuto sul reale significato della parola MODERATA. Visto che si trattava di TERRORISTI armati fino ai denti dell’occidente stesso per spodestare il legittimo governo Siriano. Un esercito a tutti gli effetti. 
Se realmente i Siriani non volevano più Bashar Al Assad come presidente, la guerra sarebbe finita dopo pochi mesi. Ed invece son passati già 6 anni con centinaia di migliaia di morti. Ma di questo ai popoli occidentali, come abbiamo ben visto, non interessa alcunché.
Non dimentichiamo i CRIMINALI del PARTITO DEMOCRATICO italiano che hanno dato mano forte ai criminali della cosiddetta opposizione moderata siriana. Come per quei quattro venduti che rappresentavano a Roma l’opposizione libica ai tempi di Gheddafi. Peccato che nelle nazioni in questione ci sono altre decine e decine di milioni di altri cittadini. Un gruppetto di maledetti psicopatici non può mai rappresentare un’intera nazione. Ma siccome fanno gli interessi dell’occidente, e soprattutto, degli USA, vengono definiti RAPPRESENTANTI. La magia dell’occidente è davvero incredibile e priva di alcuna dignità.  
Gli USA appoggerebbero mai il popolo francese che odiano sempre più il proprio presidente della Repubblica, Francoise Hollande, e il Primo Ministro, Manuel Valls, che hanno un gradimento inferiore al 10%? Non credo proprio. 
Ritornando alla Siria, non dimentichiamo che sin dall’inizio stanno combattendo mercenari stranieri al soldo delle potenze occidentali e delle petro-monarchie. In primis l’Arabia Saudita. Oramai è di dominio pubblico. Questi porci mercenari sono appoggiati e aiutati dai consulenti della nato e degli USA presenti sul campo. Normali che forze militari stranieri siano in una nazione terza, giusto? Finché lo fanno gli occidentali va sempre bene….
Dopo circa 5 anni, nel settembre del 2015, c’è stata prima grande svolta. Il Governo LEGITTIMO SIRIANO, ha chiesto aiuto direttamente alla Federazione Russa che è prontamente intervenuta in suo soccorso cambiando completamente il corso del conflitto. In un anno, buona parte dei territori persi precedentemente sono stati riconquistati uccidendo decine di migliaia di porci mercenari armati e finanziati dai filo-imperialisti. Questo ha mandato in tilt l’occidente tutto. In questo anno la Federazione Russa ha richiesto più volte all’occidente di unirsi nella lotta al terrorismo. Ma questi hanno sempre rifiutato, decidendo di creare una loro coalizione contro lo Stato Islamico. Come sempre decisioni prive di alcun senso. Piuttosto che unirsi tutti insieme, ognuno per la propria strada. La solita coerenza e affidabilità occidentale. Di seguito capiremo il vero motivo. 
Ribadiamo che la Federazione Russa opera regolarmente in Siria. La coalizione USA non ha alcuna autorizzazione!! Pure il Presidente della Repubblica Ceca ha dichiarato illegittimo la presenza americana/nato.
Cosa ancora più grave, dai primi di settembre 2016, forze armate turche stanno operando in territorio Siriano e Iracheno in barba alle più elementari leggi internazionali. Hanno invaso la Siria e l’Iraq senza alcuna reazione della comunità internazionale. Anche questo risulta essere regolare, no?
Nonostante tutto la coalizione filo-governativa siriana ha dato più volte la possibilità di porre fine a questa guerra, ma, solo una piccola parte dei terroristi ha accettato di deporre le armi. A metà settembre 2016, Russia e USA, hanno deciso un cessate il fuoco. Peccato che la coalizione USA, il 27 Settembre scorso, abbia deciso di bombardare l’esercito siriano, uccidendo almeno 60 militari governativi, ferendone oltre un centinaio. 
A seguito di ciò la coalizione governativa, stufa dei tranelli e dei tradimenti imperialisti, ha deciso di martellare ancor di più i terroristi, lasciando comunque la porta aperta ad eventuali loro deposizioni delle armi. L’occidente sta cercando in tutti i modi di criminalizzare la Russia nascondendosi dietro ai diritti umani della popolazione di Aleppo. Città oggetto del confronto tra coalizione governativa e terroristi. Proprio quell’occidente che ha uccisione milionate di persone nelle loro guerre di esportazione della democrazia in giro per il mondo. Dove nessuno si è mai scandalizzato delle morti dei civili. La Federazioni Russa che sta combattendo realmente i terroristi vengono criminalizzati a livello mondiale.     
Ai primi di Ottobre il portavoce del Dipartimento di Stato John Kirby ha addirittura minacciato pubblicamente la Federazione Russa: continuando la guerra in Siria, i terroristi inizierebbero ad attaccare le città russe e Mosca e questa “riceverà i corpi dei suoi militari nei sacchi neri per i cadaveri”, così come “continuerà a perdere risorse e possibilmente aerei”.
Oltre a Kirby pure l’ex direttore della Cia Michael Morell, nel corso di un’intervista alla Fox News (dove ha sostenuto Hillary contro Trump) ha spiegato chiaramente quale sia la strategia USA per fare “pressioni” su Mosca: bisogna far pagare “un grosso prezzo” a Putin e Assad, ha detto, chiarendo che intendeva: uccidere soldati russi e siriani. Bisogna “spaventare Assad” colpendo la sua guardia nazionale, “bombardare i suoi uffici nel cuore della notte”. Ha aggiunto: bisogna “ammazzare russi e iraniani di nascosto”. Ha chiarito: “Proprio come abbiamo fatto pagare un prezzo ai russi in Afghanistan”, evocando la guerra del 1978 . “Aiutando i mujaheddin?”, ha chiesto l’intervistatore. “Esattamente” ha risposto Morell.
Pure il Mark Milley, il generale a capo del cosiddetto Joint Chiefs degli Stati Uniti, ha dichiarato che il suo paese “distruggerà ogni nemico, o suo alleato, che cercherà di farci del male. L’esercito degli Stati Uniti, nonostante tutte le vostre sfide, vi fermerà e vi sconfiggerà con una forza che non avete mai visto prima. Distruggeremo ogni nemico. Ovunque, sempre. Paesi come la Russia, la Cina, l’Iran e la Corea del Nord sono venuti scuola da noi, ci hanno strettamente sorvegliati. Stanno rapidamente modernizzando le loro forze armate sperando un giorno di sconfiggerci”.
Il 2 agosto scorso, il il direttore, Efraim Inbar dichiarò apertamente: il sedicente Stato Islamico «può essere uno strumento utile per indebolire» Iran, Hezbollah, Siria e Russia. Preservare l’esistenza di ISIS è funzionale ad un obiettivo strategico», scrive in “The Destruction of Islamic State Is a Strategic Mistake” («La distruzione di IS è un errore strategico»).
La lotta al terrorismo dell’occidente continua sempre nella direzione giusta. La Gran  Bretagna ha bloccato i conti correnti dell’emittente Russia Today. La guerra al terrorismo continua…
L’Europa, sempre per combattere il terrorismo, sta valutando nuove sanzioni contro la Russia per la questione di Aleppo.
Due giorni fa, è arrivata la ciliegina sulla torta, nientepopodimeno che dal  vice-presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che, tanto per cambiare, minaccia la Federazione Russa di un attacco cybernetico di proporzioni gigantesche. 
Bene arrivati a questo punto anche il più imbecille di questo mondo comprende che l’occidente, non combatte il terrorismo, ma lo AGEVOLA! Gli unici che lo combattono sono la Federazione Russa, l’Iran, l’Iraq, la Siria, Hezbollah e i vari combattenti volontari che operano in Siria e in Iraq, contro i malati mentali takfiri-wahabiti filo sauditi-imperialisti.  Di materiale se ne potrebbe produrre a montagne.
Siamo noi occidentali che dobbiamo ribellarci ai nostri maledetti governanti prima che la situazione precipiti definitivamente. Non possiamo più accettare la loro montagna di letame che rigurgitano quotidianamente. Ti basta l’immagine seguente per capire chi è davvero il pericolo numero uno della Terra? Cosa occorre alla gente per capire che viviamo in una società maledetta che provoca morte, sofferenza e distruzione?
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AGGIORNAMENTO 18.10.2016
Da Palestina Felix:
La più vasta, ricca, tecnologicamente avanzata forza aerea del pianeta, al comando dell’inquilino nero della Casa Bianca, non riesce a colpire i convogli di furgoni, camion e fuoristrada che cercano di allontanarsi da Mosul, capoluogo della Provincia di Ninive attualmente sotto attacco da parte delle forze armate irakene, mentre i pochi jet efficienti di Bagdad, tra cui spiccano e primeggiano i Su-25 inviati da Mosca e Teheran, riescono a distruggere completamente una colonna di trenta automezzi che puntava verso la provincia siriana di Raqqa. Misteri del Medio Oriente.
Un bellissimo schiaffo all’aspirante sultanetto Erdogan é stato vibrato proprio in queste ore dalle milizie irakene Hashd al-Shaabi (Mobilitazione Popolare), che sono riuscite a separare fisicamente l’hinterland di Mosul ancora occupato da forze dell’ISIS dalla base militare costruita dai Turchi in territorio irakeno nei pressi di Bashiqa.
Rendiamoci conto, i Turchi avevano una base militare affacciata sulla periferia di Mosul, non da un giorno, non da una settimana, ma da mesi e mesi…e quali iniziative militari hanno preso contro il “Califfato”? Manco mezza, of course, nei confronti della Turchia il ragionamento del “Pompiere Piromane” che abbiamo fatto recentemente per Baracca Obama va ripetuto e semmai anche potenziato.
AGGIORNAMENTO 19.10.2016
Dopo il “Njet”, peraltro prevedibile, ricevuto dal Primo Ministro Haider Abadi alla loro partecipazione alle operazioni contro Mosul la situazione delle truppe turche illegalmente stanziatesi sul territorio irakeno si é improvvisamente fatta delicatissima quando unità della milizia di Mobilitazione Popolare (Hashd al-Shaabi) si sono incuneate tra il capoluogo della Provincia di Ninive e la loro base (abusiva) di Bashiqa, minacciando di chiudere quest’ultima in un accerchiamento.
Immediatamente una delegazione turca si é attivata presso Abadi chiedendo che eserciti pressioni sui volontari irakeni affinché lascino un corridoio tramite il quale sia possibile alle truppe di Ankara ritirarsi evacuando il territorio irakeno occupato ormai da diverso tempo. Lo scorso sabato il Consiglio Provinciale del governatorato di Ninive aveva ufficialmente avvisato gli ufficiali turchi che le loro truppe non erano le benvenute sul territorio provinciale e che avrebbero fatto meglio a evacuarlo.
fonte https://disquisendo.wordpress.com/

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