domenica 20 novembre 2016

IL Leopolduce: "Non ho strumentalizzato il referendum, ho fatto insieme ad altri alcune riforme perché il governo era nato per farle: la riforma del mercato del lavoro, i diritti civili, il terzo settore, la pubblica amministrazione.


di Stefano Davidson
IL Leopolduce:
"Non ho strumentalizzato il referendum, ho fatto insieme ad altri alcune riforme perché il governo era nato per farle: la riforma del mercato del lavoro, i diritti civili, il terzo settore, la pubblica amministrazione. La principale riforma era quella costituzionale per semplificare, tagliar via un po' di poltrone, questa non è una strumentalizzazione ma il nostro mandato: siamo andati lì per fare le riforme, non per passare del tempo a Palazzo Chigi".
E no caro il mio Cretinetti, questa già in partenza è una riforma deliberata da un Parlamento illegittimo, un Parlamento eletto con due leggi dichiarate incostituzionali dalla sentenza n. 1/2014 della Corte Costituzionale. Questo Parlamento andava sciolto e il tenerlo insieme è una violazione della Costituzione ANCORA VIGENTE ma, nonostante ciò, le forze dell'ordine e i vertici delle Forze Armate, che hanno giurato su tale Costituzione non intervengono in maniera pusillanime e codarda.
Il principio di continuità dello Stato (la prorogatio è infatti l'unica ragione giuridicamente accettabile per cui questo Parlamento non è stato sciolto immediatamente) opera solo in casi di atti di necessità e urgenti, può avere al massimo tre mesi di durata e di certo non può fare riforme che, di conseguenza, sono illegittime già alla nascita.
Piero Calamandrei, incontrovertibilmente grande giurista e spirito democratico disse: “Quando l’assemblea Costituente discuterà la Costituzione i banchi del governo dovranno essere vuoti, intendendo con questa espressione che chi vi siede deve restare zitto.
Bene, anzi male, Cretinetti non solo non è stato zitto ma ha urlato e urla la nascita di una riforma costituzionale (leggi: SOSTITUZIONE COSTITUZIONALE) che dal suo Governo illegittimo NON POTEVA E NON DOVEVA ESSERE PRESENTATA.
Tra l'altro, la nascita di detto obbrobrio a forza di prebende e donazioni varie ed il testo di tale incubo giuridico (nonché sintattico) sono dipesi dalla bellezza di 244 cambi di casacca (!!!).
Attenzione "cambi di casacca" di 244 persone (ominicchi e quaqquaraqquà) facenti parte di un Parlamento già delegittimato da tre anni dalla Corte Costituzionale con Sentenza chiara e limpida che di più non si può.
I criminali ri-costituenti al governo addirittura hanno massacrato l’articolo 5, il quale a causa della loro distorta visione della democrazia permetterà allo Stato addirittura di impossessarsi delle competenze degli enti locali, calpestando il concetto di autonomia locale, in netto contrasto con uno dei principi base della nostra Repubblica.
Non solo, ma per giustificare maldestramente (ça va sans dire) il loro operato, i matteopoldi sono riusciti ad asserire una cosa ancora più ALLUCINANTE, ovvero che (loro personale interpretazione. INVERIFICABILE) quando i costituenti scrissero quella in vigore, già volevano che fosse modificata, perché hanno previsto il procedimento di revisione!!!
Ma santa la Madonna, qualcuno dica a questo manipolo di ignoranti in malafede che TUTTE LE LEGGI ammettono la propria revisione, TUTTE, salvo forse le Tavole della Legge di Mosè (i cui comandamenti comunque vengono attualizzati nelle interpretazioni e non nella ri-scrittura degli stessi).
La Costituzione si può sicuramente revisionare, anzi attualizzarla periodicamente è doveroso, ma il Cialtrone e compagnia hanno stravolto modificati ben 47 articoli, cambiando in toto l'impianto, il quadro stesso della Costituzione vigente contro quanto previsto dalla stessa.
Se volete vivere ancora in un Paese libero dite NO a chi ve lo vuole portare via.
Dite NO a chi si sta arricchendo sulla nostra pelle (grazie a Davide Serra o altri speculatori amici che fanno insider trading dal 2014 seguendo le indicazioni del rignanese).
Dite NO per far pagare a questi traditori del Popolo il tradimento perpetrato ai danni del proprio Paese anche attraverso le ritorsioni su di loro da parte di chi avranno deluso se non passa la rifurbaforma costituzionale, e di chi per questo motivo perderà un sacco di soldi.
Dite NO per essere liberi di scegliervi la riforma più adatta al nostro Paese, non quella che fa comodo agli altri. Se Francia Germania o il Paese delle Barzellette adottano altre carte costituzionali CHISSENE FREGA, noi non siamo né tedeschi né francesi né tantomeno barzellettieri.
Dite NO, perché NOI VOGLIAMO UNA RIFORMA COSTITUZIONALE IN NOME DEL POPOLO SOVRANO E NON IN NOME DEGLI INTERESSI DELLA BANCA MONDIALE e dell'accolita di criminali che ne compongono il CdA.
Stefano Davidson

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