domenica 17 dicembre 2017

Boschi:"I giornalisti hanno il dovere di indicare il passaggio in cui avrei mentito al Parlamento"



di Stefano Davidson 

di "I giornalisti hanno il dovere di indicare il passaggio in cui avrei mentito al Parlamento"

"I giornalisti hanno il dovere di indicare il passaggio in cui avrei mentito al Parlamento"
Sostanzialmente qui:
"Non ho mai favorito la mia famiglia, mai i miei amici. Non c'è dunque conflitto d'interessi, non c'è dunque alcun favoritismo, non c'è alcuna corsia preferenziale"
Visto che secondo Vegas:
"Il ministro Boschi chiese di vedermi. Venne a Milano e poi tornò a Roma".
"Quando? Deve essere stato nell'aprile 2014"
oltre a un ulteriore viaggetto della succitata sempre raccontato da Vegas parlando di quegli incontri che presentavano dinamiche che andavano al di là di semplici incontri istituzionali:
"A Milano prima abbiamo mangiato in un ristorante poi siamo andati in Consob. Poi una sera venne a cena a casa mia con altra gente"
Bòn, allora ricordo che il 4 maggio del 2014 Pier Luigi Boschi da "semplice" consigliere di amministrazione diventata vicepresidente di Banca Etruria, quindi quanto detto da Mariacoscia in merito i suoi "interessamenti" che
prescindevano totalmente da fatti che toccavano proprio i' su babbo suona, quanto meno, come le unghie di un gatto su uno specchio verticale
Per questo ed altri punti assolutamenti degni di un Mondiale di Mirror Climbing viene sostenuto che la succitata abbia sostanzialmente mentito.
E visto quanto sopra ricordo anche quanto asserito dalla stessa nel medesimo discorso del 2015 al Parlamento.
"Allo stesso modo, però, dico in quest’ Aula che sono orgogliosa di far parte di un Governo che esprime un concetto molto semplice: chi sbaglia deve pagare, chiunque sia, senza differenze"
Infatti nel 2015 per il parlamentare Ncd Antonio Azzolini, quello dell'inchiesta sulla bancarotta fraudolenta della casa di cura Divina Provvidenza e delle pesanti volgarità rivolte ad una suora il Pd diede libertà di coscienza ed almeno 60 senatori dem votarono in suo favore (la giunta aveva detto sì all'arresto ma la decisione fu ribaltata in aula).
Poi nel 2016 il rappresentante berluschino Domenico De Siano che era accusatodi associazione a delinquere e corruzione in una vicenda di tangenti e appalti tarocchi a Ischia i senatori si sentirono liberi di dire no all'arresto.
Il sorvolo su Minzolini poi è d'obbligo...
E quindi il coro tuttountratto sorge spontaneo:
mavaffanculova!

Stefano Davidson

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